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IMPARA A VOLARE IN MONTAGNA

SUPERSPARK: Pillole di cultura per appassionati di dronI

Le montagne innevate, i laghi ghiacciati e i paesini di montagna alla sera con le luci natalizie, sono senz’altro scenari che suscitano nell’animo del felice proprietario di un drone la voglia di alzarlo in volo e fare qualche scatto o magari un video. Basti pensare che cercando su Instagram l’hashtag #dolomiti, troveremo 3,6 milioni di post corrispondenti, un numero che ci fa capire subito la bellezza di ciò che ci circonda.

Definito quindi quanto bella sia sempre la nostra Italia, occorre fare delle doverose considerazioni in materia di volo, prima di afferrare il nostro UAS e lanciarlo tra le creste innevate delle alpi. Esistono dei fattori che vanno considerati da ogni buon pilota e sono esattamente quelli che definiscono il rischio: UOMO, MACCHINA, AMBIENTE.

Snoccioliamoli e capiamo come volare al freddo e a quote medio alte:

 UOMO: La nostra performance, esposti al freddo della montagna diminuisce; dopo solo pochi minuti di volo le mani perderanno sempre più sensibilità e controllare il drone può diventare difficile, con le dita molto fredde si farà anche più fatica a usare il touch dello schermo, imparate a programmare un volo mentre siete al caldo e uscite a pilotare solo quando sapete bene cosa fare.

 MACCHINA: Al vostro drone il freddo non piace, sappiatelo! L’efficienza delle batterie cala drasticamente e con lei il tempo di volo, ricordatevi sempre di monitorare il bilanciamento delle celle a inizio volo e di tenere spesso sotto controllo il livello della batteria, i parametri di ritorno a casa automatico sono calcolati a 15° a livello del mare, a -10°c il discorso cambia! Vi raccomandiamo di tenere le batterie in un luogo caldo(15°-20°C) fino a poco prima di iniziare il volo. A non aiutarvi ci sarà anche l’aumento di quota, che comporta un abbassamento di densità dell’aria, il vostro drone farà fisicamente più fatica a volare, quindi non affidatevi ai 25’ di volo dichiarati dalla casa madre e rientrate sempre con una buona riserva di batteria.

AMBIENTE: sicuramente il più ostico dei tre punti.. Volare in montagna anche se sembra uno spazio aperto significa innanzitutto che potenzialmente potreste essere all’interno di un parco naturale, quindi verificate che si possa effettivamente volare in quella zona. Oltre ad essere un parco potrebbe anche essere un qualsiasi altro spazio aereo, quindi documentarsi su d-flight, anche in questo caso è doveroso.

Una volta verificata la possibilità di volare, sarà indispensabile consultare un buon servizio meteorologico, nello specifico andrebbe visto http://www.meteoam.it (da regolamento), poi  se volete aiutarvi con un altro buon meteo vi raccomandiamo https://www.windy.com, ricordatevi che tra i monti le condizioni atmosferiche cambiano velocemente e trovarsi in una bufera con vento forte non sarà sicuramente una buona idea!

Tenete anche a mente che in montagna non è raro assistere al passaggio di elicotteri a bassa quota operanti per lavoro aereo o soccorso, avere sempre la capacità di effettuare una manovra evasiva per dare la precedenza a questi velivoli e necessario, oltre che obbligatorio.

Ora andate, volate(se potete) e riempite le vostre SD di materiale!