FOTOGRAMMETRIA: RILIEVO FORTE INTERROTTO

Il giorno 21 Novembre 2022 Fto Remotefly ha presentato presso l’università di Trento al corso di Archeologia con il professore Paolo Chistè ed in collaborazione con la società Go To Fly, rivenditore autorizzato di Autel Robotics un rilievo fotogrammetrico del Forte Interrotto di Camporovere (VI).

Il rilievo è stato fatto qualche settimana prima utilizzando un drone Autel Nano+, piccolo drone di 249gr ma con altissime prestazioni tecnologiche, tra le quali un sensore CMOS da 1/1,28” da 50MegaPixel orientabile su più di 90° con una risoluzione di 8192x6144 e un FOV di 85°.

Il Forte Interrotto si trova sulla sommità dell’omonimo monte a Camporovere (VI) ad una quota di 1392m SLM. Terminato nel 1887 con i criteri di una fortezza medievale verrà principalmente utilizzato come struttura militare.

La pianificazione del volo ha previsto un volo a griglia con camera perpendicolare al terreno e scatto automatico impostato a 2” ad un’altezza di 25m su tutta la superficie del forte con un margine di circa 20m (buffer). La rotta è stata pilotata manualmente. Sono state acquisite 505 fotografie georeferenziate in poco meno di 22 minuti.

Le immagini, registrate sulla periferica di archiviazione, sono state successivamente caricate all’interno del software di SfM Agisoft Metashape, il quale ha garantito la ricostruzione degli output desiderati:

1- Matching e allineamento punti: procedura di aero triangolazione eseguita sui fotogrammi;

2- Creazione della nuvola di punti: output vettoriale in formato .las contenente le informazioni spaziali e cromatiche dei punti;

3- Creazione del modello a Mesh: output tridimensionale interpolato dalla nuvola di punti in formato obj;

4- Creazione dell’ortomosaico: output bidimensionale ortorettificato in formato .tiff

I punti sopraelencati rappresentano le strutture “grezze” sulle quali operare per una successiva ricostruzione di ulteriore geo informazione.

Metashape ha allineato con successo tutte le 505 fotografie creando quella che viene definita “sparse cloud”, ovvero l’espressione grafica della triangolazione. Si configura come punto di partenza per la costruzione degli output precedentemente descritti.

I dati ricavati sono poi stati inseriti in QGIS, software opensource sviluppato da un’ampia community globale. Viene ampiamente utilizzato per la gestione e il trattamento dei dati cartografici. Tra i geo dati gestibili dal software rientrano anche gli ortomosaici. Tali output vengono trattati e visualizzati con un connotato non solo spaziale ma anche geografico, ovvero mantenendo sia le informazioni tridimensionali che relative al Sistema di Riferimento. La struttura gerarchica a cascata di Qgis inoltre permette all’utente di creare strati informativi comparabili e confrontabili.

La struttura di dati, generati dall’applicativo Agisoft Metashape include, come espresso nelle slide precedenti a i modelli tridimensionali ricostruiti a partire da un’interpolazione della nuvola di punti. Un vantaggio di tale output è la versatilità: infatti il formato è un comune .obg, ovvero una standard gestito da numerosi applicativi, nonché il classico visualizzatore 3D di Microsoft.

L’oggetto cardine della fotogrammetria da drone, tramandata dalla fotogrammetria aerea si contestualizza nell’ortomosaico. Tale output di configura come oggetto principale per la misurazione, editing vettoriale e realizzazione di cartografie tematiche. Essendo inoltre facilmente implementabile su applicativi GIS, si traduce in un output versatile e di semplice interpretazione. Inoltre come già descritto la capacità di editare l’informazione territoriale nel cosiddetto formato geo tiff lo rende certamente il più raffinato dei modelli realizzabili.

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